in questa nuova era di spazialità circoncise
di bagliori istantanei ma soprattutto spenti
di sommessa direzionalità:
dei desideri cangianti come sempre
non condivisibili per loro essenza stessa
e per verità cruda dell’inestinguibile
mia
nostra
vostra
solitudine.
31 dicembre 3012, Canzo, quasi sera